La Cina è conosciuta come lo "stato dei riti". L'origine di questi rituali può essere ricondotta all'antichissima dinastia Xia (II millennio a.C. circa), ma è solo a partire dalla dinastia Zhou (1046-221 a.C.) che sono stati canonizzati, diventando la base del galateo e dell'etichetta della Cina antica.
I rituali e l'etichetta fanno parte della cultura cinese e da millenni hanno influenzato ogni aspetto della vita del popolo. Oltre a ciò, questa profonda cultura dei riti ha avuto un impatto molto profondo sullo sviluppo delle altre nazioni e culture asiatiche, basti pensare alla Corea o al Giappone, due paesi che hanno attinto dalla Cina e dove l'etichetta continua ad essere una componente importante della vita sociale.
Con una storia di migliaia di anni, l'Etichetta cinese si è formata e è stata tramandata generazione per generazione. Per il popolo cinese, la cortesia richiede la reciprocità, il che significa che le persone che sono ben educati ad altri riceveranno gentilezza e favori. Se ricevono un dono, un invito o un trattamento di ospitalità da qualcuno,si offriranno a quello quando è adatto.
La Cina di oggi sembra essersi dimenticata di alcune componenti fondamentali dei riti tradizionali: l'occidentalizzazione della popolazione è visibile anche sotto questo aspetto. La cerimonia del matrimonio tradizionale, ad esempio, oggi lascia sempre più spazio agli usi e costumi del matrimonio all'occidentale, con l'abito bianco per la sposa e il completo in giacca e pantaloni per lo sposo.
Nell'antica Cina esistevano cinque riti fondamentali: i riti sacrificali di buon auspicio, le cerimonie nuziali, i riti per ricevere ospiti, l'etichetta militare e le cerimonie funebri. Tutti i riti e rituali possono essere ricondotti a due categorie: i riti che riguardano la vita e i riti che riguardano la politica. I riti che riguardano la vita sono tutti quelli che hanno a che vedere con la nascita, le nozze, i funerali, il galateo a tavola, i riti per lo scambio di regali. I riti che riguardano la vita politica invece sono: l'etichetta e i rituali per le offerte al cielo, alla terra e agli antenati, le cerimonie militari, l'etichetta per gli incontri pubblici e tutti i rituali che hanno a che fare con i sovrani, la politica e la corte.
Perché è nata l'esigenza di creare riti e rituali da rispettare? La storia dell'etichetta in Cina è antichissima e nasce con l'esigenza di standardizzare i rapporti sociali tra le persone e i rapporti tra gli uomini e gli dei o spiriti della religione antica. I riti e rituali non sono rimasti sempre uguali, ma sono stati modificati in concomitanza con lo sviluppo della società e della civiltà cinese.
Gli storici hanno a disposizione alcuni reperti archeologici che danno alcune indicazioni utili per comprendere e studiare il sistema dei riti nella Cina antica: i grandi altari e templi sono utili per capire le cerimonie sacrificali; le statue di ceramica di donne gravide nude ci aiutano ad avere dei dati sui riti che riguardano la nascita e i rituali per la dea della fertilità. Tuttavia, la mancanza di testimonianze scritte rende molto complicati lo studio e la comprensione dell'etichetta in epoca preistorica.
Le prime testimonianze di un sistema di riti ed etichetta codificato e sistematizzato risalgono alla dinastia Zhou Occidentale (1046-771 a.C.). Il libro "Classico dei riti" (礼经 Lĭjīng), che comprende le tre opere “Riti degli Zhou” (周礼Zhou Li), “Riti cerimoniali” (仪礼Yi Li) e “Libro dei Riti” (礼记Li Ji), è un'opera compilati dai discepoli di Confucio, o da Confucio in persona secondo alcune fonti, che descrive i rituali, le cerimonie e tutto ciò che riguarda l'organizzazione della vita sociale, politica e amministrativa.
Con la nascita del sistema di esami imperiali per accedere alla carriera di funzionario, il Classico dei Riti è entrato a far parte dei classici da studiare. Per secoli i funzionari sono quindi stati formati a rispettare gli antichi riti e l'etichetta tradizionale; nonostante sia andata perduta nel corso dei secoli, quest'opera ha posto le basi e ha creato i valori di riferimento per la cultura dell'etichetta in Cina.
C'erano norme di comportamento ben precise che regolavano gli incontri pubblici tra persone di pari livello sociale, tra superiori e sottoposti, tra anziani e più giovani; oltre a ciò, anche rituali per tutte le occasioni sociali, dalle festività alle visite ai templi, passando per gli esami imperiali. L'etichetta regolava anche la vita in famiglia: dai posti a tavola per i pasti quotidiani, al rispetto dei più grandi di età e degli anziani, dalle celebrazioni per i matrimoni, le nascite e i funerali, ai riti per commemorare gli antenati.
Uno degli esempi più noti dell'antica etichetta di comportamento è il saluto tradizionale “pugno e palmo”. Nato e diffuso durante la dinastia Zhou Occidentale, questo saluto tradizionale un tempo era parte del mondo militare: ogni volta che si incontrava uno sconosciuto, per evitare la lotta e mostrare di essere disarmati, era buona abitudine e buona educazione mostrare le mani con questo gesto convenzionale del pugno della mano destra coperto dal palmo della mano sinistra.
Con il passare del tempo è diventato una forma di saluto comune tra coetani e persone di pari grado sociale. In seguito, è diventato il gesto per esprimere gratitudine e fare auguri, secondo l'etichetta cinese più moderna.
Oltre al saluto “pugno e palmo”, anche l'inchino faceva parte dell'etichetta e dei cerimoniali tradizionali. Ci sono diversi tipi di inchino, in base alla posizione con il corpo a 30, 45 o 90 gradi, e in base al numero di inchini, ogni tipo era destinato a un'occasione ben precisa. Ad esempio: al primo incontro con una persona occorreva inchinarsi una volta con il corpo piegato a 30°, così come per salutare e mostrare rispetto agli anziani e ai genitori in famiglia. In caso di visite al tempio per sacrifici e preghiere, gli inchini dovevano essere tre e con il corpo piegato a 90°.
In tempi moderni, dopo la caduta dell'impero e della dinastia Qing nel 1912, tutto ciò che era legato alla cultura tradizionale, quindi anche i rituali e l'etichetta, ha iniziato a essere considerato come sinonimo di arretratezza rispetto alla modernità e al progresso delle potenze occidentali. Purtroppo sembra che questa tendenza all'occidentalizzazione sia ancora molto forte ancora oggi, nonostante un evidente ritorno alle tradizioni e alla cultura in alcuni aspetti della vita.
Le buone maniere a tavola partono dal momento in cui si mette piede al ristorante o nella sala da pranzo. La disposizione dei posti segue una gerarchia ben precisa: dato che il posto migliore è quello di fronte alla porta, deve essere lasciato per l'ospite più importante, l'anziano o il boss nel caso delle cene aziendali.
Tutti gli altri si devono disporre in modo che i più vicini al posto d'onore siano i più importanti in gerarchia o i più anziani. Il posto peggiore è il lato del tavolo dove i camerieri servono i piatti. È meglio sedersi dopo che gli anziani e le persone più importanti della tavolata si sono seduti. Se siete un ospite, lasciate che vi indichino il vostro posto.
In Cina i piatti si ordinano per la tavolata e questo momento è un altro rito importante del galateo. Se il tempo permette e nelle circostanze meno formali, il menu del ristorante sarà distribuito tra tutti i commensali per far scegliere un piatto a ognuno. Di solito chi organizza e invita a cena ha l'ultima parola sul menù, dopo aver ascoltato l'opinione e i gusti di tutti. Se siete uno degli ospiti e vi chiedono di ordinare un piatto, cercate di sceglierne uno poco costoso che possa piacere a tutti.
I piatti freddi saranno serviti per prima, seguiti da una zuppa, i piatti caldi, il piatto principale (di solito la specialità locale), ravioli, dim sum e frutta alla fine. L'alcool è un'altra componente fondamentale che non manca quasi mai sulla tavola cinese e anche per brindare bisogna seguire l'etichetta.
Ecco alcuni consigli importanti per seguire il galateo in Cina:
I cinesi sono un popolo molto ospitale e non è raro essere invitati a casa di qualcuno. Se vi capita di far visita a casa di una famiglia cinese, bisogna anche in questo caso tenere a mente i rituali e le buone maniere:
In Cina anche una cosa apparentemente semplice come fare o ricevere un regalo richiede di seguire alcune norme di comportamento. È buona educazione fare un regalo in occasione di compleanni, matrimoni o se siete invitati a trascorrere il Capodanno Cinese. In generale, la prima volta che visitate una famiglia cinese, è bene portare un regalo: per i padroni di casa potete portare un cesto di frutta, un bouquet di fiori freschi o una bottiglia di vino.
Giocattoli, dolcetti e libri sono perfetti per i bambini in tutte le occasioni. Se siete invitati a una festa di nozze, potete scegliere qualche complemeto d'arredo, una pianta o articoli utili per la casa. Durante le feste tradizionali, potete portare vini, sigarette, tè, dolci, frutta, o qualcosa di tipico del vostro paese.
Ecco alcuni accorgimenti per la scelta dei regali:
Chi riceve un regalo non lo apre subito perché è considerato maleducato, quasi a voler dire che i regali sono più importanti degli ospiti. Chi ha ricevuto il regalo di solito manda un messaggio di ringraziamento dopo averlo aperto.
I cinesi per cortesia tendono a rifiutare i regali, un po' come il nostro “non dovevi disturbarti”; insistete, ma sempre con rispetto ed educazione. Di solito dopo il secondo o terzo rifiuto, la persona accetterà il regalo: è come un rituale.
Ogni volta che porgete o ricevete un regalo, fatelo con entrambe le mani!
Quando si incontra un conoscente, in Cina come in Italia, è buona educazione rivolgere qualche parola di saluto. In Cina di solito ci si rivolge all'interlocutore, in segno di rispetto, con il cognome e un appellativo che si riferisce alla professione o all'età rispetto a voi. Le formule più usate sono:
In genere la conversazione inizia con un saluto e qualche frase di circostanza, in base al livello di confidenza con l'interlocutore. I saluti e le frasi più usate sono:
La stretta di mano è un gesto tipicamente occidentale per presentarsi; in Cina è stato introdotto poco più di 100 anni fa, in epoche precedenti il saluto più comune era il “pugno e palmo” che abbiamo descritto sopra. Non è raro che, ancora oggi, durante le presentazioni i cinesi non tendano la mano, come viene naturale fare alle persone provenienti da paesi europei o americani.
La stretta di mano in Cina è appropriata nelle occasioni sociali come espressione di cortesia e saluto quando le persone si incontrano o si congedano; è anche un modo per esprimere benvenuto, congratulazioni, ringraziare e fare auguri all'interlocutore. Anche in questo caso però esiste un'etichetta ben precisa da rispettare. Per quanto riguarda chi deve tendere prima la mano: il più anziano, l'insegnante (rispetto agli studenti), la donna, chi è sposato/a (rispetto a persone nubili/celibi), chi occupa una posizione superiore deve porgere la mano per prima verso l'interlocutore.
Se dovete stringere la mano a più persone, andate in successione partendo dal più anziano o da chi occupa una posizione più importante, oppure dal più vicino al più lontano. Se siete invitati a casa di qualcuno o a un banchetto, probabilmente il padrone di casa o l'anfitrione vi porgeranno la mano in segno di benvenuto; quando ve ne andrete, sarete voi a dover tendere la mano per primi in segno di ringraziamento e congedo.
Ecco alcuno cose da tenere a mente durante una stretta di mano in Cina:
Quando vi presentate in Cina, è buona educazione dire il vostro nome completo, il nome cinese (se ce l'avete) e di che cosa vi occupate, soprattutto nell occasioni più formali.
Se qualcuno vi sta presentando a un'altra persona, non dite nulla a meno che non vi sia chiesto qualcosa, limitatevi a sorridere ed, eventualmente tendere la mano. Molto spesso a questo momento segue lo scambio dei biglietti da visita, un rito importantissimo soprattutto nelle occasioni formali e lavorative. Attenzione! Porgete e ricevete il biglietto da visita con entrambe le mani e leggetelo con interesse prima di conservarlo nel portafogli.
Se dovete presentare qualcuno, ricordatevi queste regole:
Nonostante la cultura cinese abbia subito l'influenza dell'occidente nel corso del XX e XXI secolo, ci sono alcune cose rimaste legate alle antiche tradizioni. Una di queste è il matrimonio tradizionale. La cerimonia si divide in due fasi distinte, vale a dire la preparazione e i riti nel giorno delle nozze.
Preparazione del matrimonio:
Il giorno delle nozze:
Oggi la cerimonia del matrimonio comprende anche le fotografie di nozze con la sposa in abito bianco all'occidentale e in abiti tradizionali. Di solito si fanno prima della cerimonia, alcuni vanno in viaggio nelle località più famose appositamente per farsi fare un servizio fotografico particolare. In alternativa, i set fotografici si ricostruiscono nello studio del fotografo.
Un'altra parte essenziale del rito nuziale attuale è la firma in comune che attesta legalmente l'unione e permette di ottenere il certificato di matrimonio.