Nome cinese: 天坛, pinyin: Tiāntán
Orari apertura: 6:00 - 22:00 (aprile-ottobre); 6:30 - 22:00 (novembre a marzo)
Biglietto combinato: 34 RMB (4,30 euro, 1 aprile al 31 ottobre); 28 RMB (3,50 euro, 1 novembre al 31 marzo)
Trasporto:
In metro: linea 5 della metropolitana, fermata stazione Tiantan Dongmen.
In bus: porta Sud del parco: 36, 53, 122, 525, 958. Fermata stazione Tiantan Nanmen.
Tempo consigliato per visita: 1 ora
Situato nel distretto di Dongcheng (in cinese: 东城, pinyin: Dōngchéng), a Pechino, a sud-est di Tian’anmen (in cinese: 天安门, pinyin: Tiān’ānmén), il Tempio del Cielo (Temple of Heaven, in cinese: 天坛, pinyin: Tiāntán, letteralmente: Altare del Cielo, Altare del Paradiso) è uno dei capolavori artistici attualmente esistenti più importanti che il mondo moderno abbia ereditato dalla Cina continentale, capace di rappresentare ed incarnare appieno l’antica e longeva cultura filosofico religiosa della Cina Imperiale.
La prima edificazione del Tempio del Cielo fu portata a termine nel 1420, sotto la diretta supervisione del terzo Imperatore della dinastia Ming (1368-1644), Yongle (in cinese: 永乐, pinyin: Yǒnglè. 1403-1424), per poi essere successivamente ampliato e ricostruito prima durante il regno dell’imperatore Jiajing (in cinese: 嘉靖, pinyin: Jiājìng. 1522-1566), e poi durante l’imperatore Qianlong (in cinese: 乾隆, pinyin: Qiánlóng. 1736-1799) della dinastia Qing (1644-1911). Originariamente chiamato il Tempio del Cielo e della Terra, era il luogo fondamentale in cui gli imperatori tenevano la Cerimonia del culto del cielo e della terra, la cui funzione principale, come si evince dal nome, era quella di onorare ed offrire sacrifici agli dei del cielo e della terra. Nel 1530, l’imperatore Jiajing ordinò la costruzione di un ulteriore Tempio sacrificale, la cui mansione fondamentale era quella di tenere cerimonie e idolatrare gli dei della terra, offrendo sacrifici. Dopo l’edificazione di questo nuovo altare, il tempio del cielo e della Terra si dedicò principalmente alla venerazione degli dei del Cielo e, come logica conseguenza, cambiò il suo nome in Tempio del Cielo.
Dopo essere divenuto un parco aperto al pubblico nel 1988, questa meraviglia incarna appieno la filosofia, la storia e la religione del periodo tardo imperiale cinese. Il suo maestoso stile architettonico e la sua profonda connotazione culturale offrono al mondo una visione tout court delle pratiche religiose dell’antica civiltà imperiale.
Nel 1998 è stato riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità.
La struttura del Tempio del Cielo è ben progettata. Con un’estensione totale di oltre 2.73 chilometri quadrati, questo tempio ha una dimensione di gran lunga superiore rispetto alla Città Proibita. Tale diversità tra i due edifici, in termini di grandezza, è da ricercare direttamente all’interno delle credenze religiose e culturali della Cina imperiale: essendo considerati “Figli del Cielo” (in cinese: 天子), gli imperatori cinesi non avevano la possibilità di costruire per sé una dimora che fosse uguale o maggiore rispetto alla residenza terrena dedicata al Cielo. Da qui, la differenza nella dimensione complessiva dei due edifici.
Il tempio è circondato da un lungo muro, costituito principalmente da due parti differenti: la parte settentrionale ha una forma semicircolare, mentre la parte meridionale ha una conformazione quadrata. Questa struttura ha un valore iconografico di assoluta rilevanza, capace di racchiude al suo interno tutta l’ideologia culturale e religiosa della civiltà cinese.
Infatti, nell’antico immaginario tradizionale filosofico cinese la terra aveva una configurazione quadrata (in cinese: 方, Fang), la quale era completamente circondata ai lati dal cielo, che a sua volta aveva una forma circolare (in cinese: 圆, Yuan). Queste mura vengono comunemente indicate come le mura del cielo e della terra. Al fine di sottolineare ulteriormente l’importanza del cielo sulla terra, la parte di muro indicante il cielo ha un’altezza maggiore.
All’interno di queste mura si concentrano i principali edifici del sito, disposti essenzialmente sull’asse verticale. Qui è possibile visitare:
Situato nella parte meridionale dell’area, questo altare è in realtà il Tempio del Cielo in senso pratico. Nel tardo periodo imperiale, questo era il luogo per eccellenza dove gli imperatori pregavano il cielo e comunicavano con gli dei celesti offrendo sacrifici. Le attività e le funzioni divinatorie si concentravano prevalentemente durante il giorno del solstizio d’inverno, ogni anno. I suoi famosi edifici includono il palo per l’osservazione delle lanterne, la terrazza dell’adorazione del cielo, la pietra del cuore del cielo, la stufa a legna e il cortile della cucina divina. Al termine della sala troviamo un ponte in pietra lungo 360 metri e largo 30 metri, il Ponte Danbi.
Questo ponte collega la parte settentrionale e la parte meridionale del sito. L’estremità meridionale del ponte è più bassa rispetto alla sua estremità settentrionale. Gli imperatori credevano che attraverso questo ponte si potesse accedere al paradiso. Tale ponte, denominato anche la via Sacra, aveva tre vie: quella centrale era la via imperiale, utilizzata esclusivamente dall’imperatore, ai lati vi era poi la strada dei Principi e la via utilizzata dagli alti funzionari.
Sull’altro versante del ponte Danbi, situato nella parte settentrionale del cortile principale, troviamo la Sala della preghiera per i buoni raccolti. È il primo edificio del Tempio del Cielo. È un grande palazzo con una struttura tondeggiante costruita su una terrazza circolare formata da tre piani decrescenti, ogni piano ha il proprio tetto. Come si evince dal nome, questo era il luogo dove l’imperatore, con l’ausilio di particolari riti, pregava il cielo affinché consegnasse alla popolazione raccolti abbondanti. Analizzando la struttura, notiamo che nulla è lasciato al caso. L’edificio, infatti, è strettamente collegato con la cultura tradizionale agricola. La conformazione della sala richiama infatti i vari periodi dell’anno e le varie fasi del giorno. Le quattro colonne interne, alte circa 19 metri, dovrebbero rappresentare le quattro stagioni, le 12 colonne del primo cornicione simboleggerebbero i 12 periodi in cui veniva tradizionalmente diviso il giorno (12 periodi da 2 ore) prima dell’introduzione del sistema cronologico occidentale, mentre le 12 colonne mediane raffigurerebbero i 12 mesi dell’anno. Il numero totale delle colonne, 24, si riferisce ai 24 periodi del calendario lunare.
Il Tempio Imperiale del Cielo è Situato a nord dell’Altare circolare, lungo l’asse centrale. Anche questo edificio ha una struttura a base circolare, costituito da un solo piano, in marmo, il quale culmina all’estremità superiore con un tetto spiovente. Questo luogo fungeva prettamente da “magazzino”, dove si riponevano gli altari quando non venivano usati. Intorno troviamo il Muro dell’eco (the Eco Wall, in cinese: 回音壁) che circonda l’edificio; chiamato così perché se si parla a bassa voce ad una delle estremità si può essere sentiti dall’altro capo. Provateci!
Situato a sud-ovest della Sala della preghiera per i buoni raccolti, accanto alla porta ovest del parco del tempio del Cielo, il palazzo dell’astinenza era il luogo in cui gli imperatori delle dinastie Ming e Qing si recavano prima della cerimonia ufficiale del culto del cielo. Al fine di purificare il proprio corpo e il proprio spirito, seguivano un periodo di digiuno di tre giorni. Durante questi tre giorni, l’imperatore viveva da solo, evitando qualsiasi tipo di intrattenimento e compagnia, seguendo inoltre una rigida dieta vegetariana. Anche le bevande alcoliche erano vietate. Al fine prepararsi nel modo migliore alle funzioni, l’imperatore doveva fare il bagno più volte al giorno. Nel 1731, durante la dinastia Qing, l’imperatore Yongzheng (in cinese: 雍正, pinyin: Yōngzhèng), preoccupato per la sua incolumità psicofisica, ordinò di costruire un palazzo dell’astinenza all’interno della Città Proibita, per non lasciare troppo a lungo la sua dimora. Nell’angolo nord-est, troviamo un campanile rivolto verso sud, e ospita il Campanile dell’Armonia Suprema. Costruito durante il regno dell’imperatore Yongle, La campana annunciava la partenza dell’imperatore dal Palazzo dell’astinenza, il suo arrivo all’altare e la conclusione della cerimonia. Oggi ai visitatori è permesso suonare personalmente la campana in segno di buon auspicio e chiedere fortuna e felicità.
L’Amministrazione della musica divina Copre un’area di quasi 10.000 metri quadrati, ed è situata nella parte sud-occidentale del Tempio del Cielo. Conosciuta come la più alta accademia per la preparazione alla musica rituale nel tardo periodo imperiale cinese. Era l’organo di gestione degli strumenti musicali cerimoniali, nonché il luogo di esercitazione della musica e della danza rituale. Costruito nel 1420, formava principalmente musicisti e ballerini per le funzioni sacrificali. Molto apprezzata in termini di arte e cultura, l’amministrazione della musica divina è considerata una delle cinque principali strutture del Tempio del Cielo.
Come suggerisce il nome, era il luogo dove venivano allevati gli animali (in genere maiali, capre e bovini) destinati in seguito ad essere sacrificati sull’altare del Cielo come offerta agli dei.
Oltre a questi edifici principali, è possibile visitare anche le Cucine Sacre (The Divine Kitchen, in cinese: 神厨), Il Cipresso dei Nove Draghi (The Nine-Dragon Cypress, in cinese: 九龙柏) e le Sette Pietre Stellari (Seven Star Stones, in cinese: 七星石).
Questa splendida costruzione è considerata l’archetipo per eccellenza che racchiude al suo interno tutto lo spirito culturale e lo sviluppo ideologico dell’adorazione del cielo (The Worship Heaven Culture, in cinese: 祭天, pinyin: jìtiān). Dopo Yongle, infatti, divenne una pratica comune per ogni imperatore recarsi al Tempio ogni anno ed adorare il Paradiso.
Al fine di salvaguardare la propria autorità e legittimare il Mandato Celeste (天命), di cui era stato incaricato dal cielo, l’Imperatore diede sempre più importanza a questa cerimonia. Il culto di adorazione del cielo era fortemente enfatizzato con precetti estremamente rigidi. Qualsiasi errore durante la funzione era severamente punito. Era infatti richiesta un’eccellente preparazione alle sacre funzioni. Cinque giorni prima della cerimonia, i funzionari si assicuravano che tutto il bestiame da sacrificare durante la cerimonia fosse attentamente controllato.
Tre giorni prima della cerimonia, l’imperatore iniziava il proprio percorso di preparazione alla cerimonia, iniziando il periodo di digiuno. Due giorni prima, venivano scritte le preghiere e preparate le richieste al Cielo; l’ultimo giorno, il bestiame veniva macellato. Nello stesso giorno, l’imperatore doveva leggere le preghiere, partecipare ad un rituale nel Tempio Imperiale del Cielo, leggere le sacre tavole sull’Altare Circolare, controllare che tutti gli articoli cerimoniali fossero al posto giusto, ed infine fare ritorno al Palazzo dell’astinenza. Oltre a tutto ciò, la preparazione musicale doveva essere ultimata. Infine, i funzionari del dipartimento dei riti e della musica eseguivano un ulteriore controllo generale.
In sintesi, questa è una costruzione monumentale, se avete intenzione di visitare Pechino, questo sito deve essere in cima alla vostra lista. Essendo situato al centro di Pechino, nel distretto Dongcheng, al Tempio del cielo potete combinare la visita di piazza Tian’anmen, a soli 5 minuti di distanza a piedi.
In metropolitana: linea 5 della metropolitana, fermata stazione Tiantan Dongmen. All’uscita A troverai la porta Est del Parco.
In bus: porta Sud del parco: 36, 53, 122, 525, 958. Fermata stazione Tiantan Nanmen.
Tipo di biglietto |
Dal 1 aprile al 31 ottobre |
Dal 1 novembre al 31 marzo |
Prezzo biglietto entrata |
15 RMB (2 euro circa) |
10 RMB (1,30 euro circa) |
Sala della Preghiera per i buoni Raccolti – Altare Circolare – Muro dell’Eco |
20 RMB (2,50 euro) |
20 RMB (2,50 euro) |
Biglietto combinato |
34 RMB (4,30 euro) |
28 RMB (3,50 euro) |
Amministrazione della musica divina |
10 RMB (1,30 euro) |
10 RMB (1,30 euro) |
|
Da aprile ad ottobre |
Da novembre a marzo |
Orario di apertura |
1. Porta Nord, Sud, Est, Ovest del parco: 06:00 - 22:00; |
1. Porta Nord, Sud, Est, Ovest del parco: 06:30 - 22:00; |
Tempo visita raccomandato |
1: 30 ore |
Ricordate sempre di portare con voi un documento valido. Buon divertimento.