Nome cinese: 鼓浪屿, pinyin: Gǔ Làng Yǔ
Orari apertura: in tutto il giorno
Biglietto entrata solo per la visita: gratis
Trasporto:
Autobus: N. 127, fermata stazione di Lujiangdao.
Autobus: N. 950 (o 952, 116, 19A, 3, 19B), fermata stazione di Lundu.
Tempo consigliato per visita: 4 ore
Kulangsu (anche conosciuta come Gulangyu o Gulang Island) è un’isola situata nella provincia del Fujian, nel Sud-est della Cina. Patrimonio Mondiale Unesco dal luglio 2017 e definito come “il distretto più affascinante di tutta la Cina” dalla rivista China National Geography nel 2005, l’isola ha una superficie di soli 2 km2 ed è facilmente raggiungibile in traghetto dal terminal Lun Du di Xiamen, in soli 8 minuti (il prezzo per tratta è 4,50€).
Con soli 20,000 abitanti, l’isola è la destinazione scelta da più di 10 milioni di turisti ogni anno, rientrando a pieno merito tra le prime dieci attrazioni turistiche preferite dai cinesi. Gli unici veicoli autorizzati alla circolazione sono i carts elettrici e le macchine elettriche delle autorità. Il numero di turisti che ogni anno decidono di recarsi a Kulangsu è in costante crescita, tanto da preoccupare le autorità locali. Difatti l’accesso all’isola è limitato a 35.000 turisti al giorno, un numero che permette all’isola di autotutelarsi in vista di potenziali fenomeni di “turismo di massa”.
L’isola di Kulangsu è particolarmente famosa per le sue spiagge, le sue affascinanti stradine e la sua architettura coloniale. Dopo che fu aperto il porto commerciale di Xiamen nel 1843, dopo anni e anni di dispute internazionali, l’isola venne trasformata in una colonia internazionale nel 1903. Kulangsu divenne così un punto strategico per il commercio tra Cina e resto del mondo.
Dopo la Prima Guerra dell’Oppio e il Trattato di Nanchino (1842), i residenti stranieri sull’isola costituirono un’organizzazione internazionale che fu riconosciuta dal governo cinese solo nel maggio del 1902. Erano 13 i paesi, incluso Giappone, Paesi Bassi, Francia e Regno Unito a godere dei benefici extraterritoriali. Predominante fu il controllo esercitato dal Regno Unito nei decenni a venire. Infatti le scuole, ospedali, chiese, stazioni di polizia e consolati che sono stati costruiti nella seconda metà del XIX secolo presentano tratti architettonici visibilmente vittoriani. Kulangsu tornò nelle mani della Cina diventando un distretto di Xiamen nel 1949, con la nascita della Repubblica Popolare Cinese, conservando tuttavia una dimensione architettonica-culturale che continua tuttora a distinguerla dal resto della Cina continentale.
La cultura e l’architettura dell’isola sono infatti figlie degli scambi commerciali e interculturali sviluppatisi tra XVIII e XIX secolo. I diversi stili architettonici presenti sull’isola includono: lo stile del Fujian Meridionale, l’architettura Revivalista e lo stile Coloniale Veranda. Lo stile “Amoy Déco” - un nuovo movimento artistico “ibrido” che abbraccia contemporaneamente l’architettura occidentale moderna del novecento e l’arte Déco – rappresenta al meglio la fusione dei diversi stili che Kulangsu ha immagazzinato negli ultimi due secoli. I cinesi originari dell’isola si sono sempre integrati pacificamente insieme agli stranieri e i cinesi espatriati (e ritornati a vivere sull’isola) facendo della diversità culturale un vero e proprio punto di forza.
Oltre ad aver conservato perfettamente l’architettura del proprio tessuto urbanistico, Kulangsu è riuscita a mantenere negli anni anche quelle qualità che la rendono un’isola-resort perfetta. Infatti Kulangsu è diventata nel tempo un’ isola elitaria, una località “per pochi”, dove la borghesia cinese e del Sud-est asiatico acquistava residenze e ville per poterci trascorrere le vacanze o la vecchiaia.
Kulangsu vanta 51 palazzi, parchi e siti storico-culturali. Nessuno di questi è escluso dal “Piano di Conservazione e Gestione per i Patrimoni Culturali di Kulangsu”, un programma avviato dal governo locale dal 2014. Questo piano prevede strategie di gestione e provvedimenti in base ad un’analisi attenta dello stato dei suddetti siti storici e introduce misure volte a garantire il funzionamento dei servizi commerciali sull’isola, con particolare attenzione per i servizi turistici. Stando ai dati rilasciati dalle autorità locali, considerate le limitate dimensioni di Kulangsu, il numero massimo consentito di persone che possono circolare sull’isola, turisti e residenti inclusi, è di 35.000.
I tre caratteri che costituiscono la parola Kulangsu (鼓浪屿) hanno un significato speciale e indissolubilmente legato alla musica: 鼓Ku 浪Lang sta per “onde tambureggianti”; mentre 屿 su sta per “isoletta”. Si dice infatti che l’isola sia costantemente permeata da un piacevole suono naturale creato dal fruscio delle onde. L’isola viene chiamate affettuosamente dai cinesi “la città dei pianoforti” o “l’isola della musica”. Kulangsu è la prima città in Cina se si considera il numero di pianoforti pro-capite. Si tratta infatti dell’unico posto in Cina dove potrai visitare un museo dedicato esclusivamente allo strumento del pianoforte, il Museo del Pianoforte (鼓浪屿钢琴博物馆): un’opera d’arte a sé stante, un posto speciale dove la musica, l’arte e la storia si fondono e si reinventano. Questo è senza dubbio il posto ideale per tutti gli amanti della musica, ma sappi che anche se sei un profano potrai rifarti gli occhi con i vari gioielli del museo!
Per gli intenditori, il Museo del Pianoforte conserva i leggendari “Steinway Americano” e il “Basendorfer Austriaco” (entrambi del XIX secolo), così come del “Pianoforte dorato”. Come se non bastasse, alla collezione si aggiunge un antico pianoforte a 8 pedali, il pianoforte quadrato più antico di tutto il mondo e il pianoforte verticale più grande e antico di sempre. La maggior parte dei pianoforti esposti hanno più di 100 anni ciascuno. Il pianoforte più antico tra tutti è quello dell’italiano Maurizio Clementi (compositore e pianista, uno dei primi ad aver scritto musica per il pianoforte moderno), costruito dal lui medesimo nel 1801. Non a caso Kulangsu è terra natale di diverse figure ben note allo della musica internazionale: i due pianisti Yin Chenzong e Xu Feiping e il violinista Jing Yang.
Kulangsu è uno di quei posti in cui non puoi perderti nulla. Ogni angolo dell’isola merita la sua attenzione. Nella parte sud dell’isola si trova infatti Giardino di Shuzhuang (菽庄花园), una destinazione particolarmente apprezzata dai cinesi e facilmente raggiungibile a piedi da ogni angolo dell’isola. Costruito nel 1913, il Giardino di Shuzhuang era la residenza di un ricco gentiluomo taiwanese dell’isola, Lin Erjia, che ebbe l’idea di costruire una villa identica a quella del padre a Taipei. Dopo la morte di Lin Erjia nel 1955, i suoi parenti decisero di donare l’intera proprietà allo stato. Il giardino, che affaccia direttamente al mare, offre un panorama di montagne e isolotti che vale da solo il prezzo del biglietto. La posizione geografica del parco regala l’illusione di uno spazio infinito poiché incastrato perfettamente tra mare e colline.
[prezzo biglietto: CNY107]
[orari 08:00~18:30]
[prezzo biglietto: gratuito]
[orari 09:00~17:00]
[prezzo biglietto: CNY60]
[orari 7:30~17:30]
[visitabile solo dall’esterno]
[prezzo del biglietto: CNY20]
[orari 8:15~18:15]
[prezzo biglietto: gratuito]
[visitabile solo dall’esterno]
In Autobus:
Autobus numero 127, scendi alla stazione di Lujiangdao;
Prendi l'autobus numero 950 (o 952, 116, 19A, 3, 19B), scendi alla stazione di Lundu;
Quando visita del Kulangsu, sarai sicuramente immerso nell'atmosfera dello splendido scenario. divertiti.