Tanto, tanto tempo fa, alla gente venne un’idea: "Dobbiamo scegliere dodici animali come nostro zodiaco, un animale all'anno", pensarono.
Molte domande e problematiche però affiorarono: quanti animali ci sono nel mondo? Come selezionarli? Come sceglierne l’ordine?
Decisero quindi di stabilire una data e indire una gara. In quel giorno, quando gli animali sarebbero andati a registrarsi, avrebbero scelto i primi dodici animali come segni dello zodiaco.
Gatto e topo a quel tempo erano vicini di casa e buoni amici, entrambi volevano iscriversi alla gara. Il gatto disse: "Dobbiamo alzarci presto domani mattina per iscriverci, ma mi piace dormire fino a tardi, cosa devo fare?" Il topo gli disse: "Non preoccuparti, dormi tranquillo, appena mi sveglio ti chiamo e andremo insieme." Il gatto fu molto felice quando sentì queste parole e disse: "Sei davvero un buon amico, grazie!"
La mattina del giorno della registrazione, il topo si svegliò di buon’ora, ma pensò solo ai propri affari e si dimenticò del suo buon amico, il gatto. Andò quindi a registrarsi da solo.
Di conseguenza, il topo fu selezionato come animale dello zodiaco. E il gatto?
Il gatto si alzò troppo tardi a causa del suo sonno pigro e profondo, e quando arrivò, i dodici animali dello zodiaco erano già stati selezionati.
Il gatto si arrabbiò moltissimo con il topo, poiché lui non lo svegliò il giorno della gara. Da quel momento in poi, il gatto lo avrebbe mangiato ogni qual volta l’avesse visto, e il topo sarebbe fuggito disperatamente da lui.
Come può il topo, un animale così piccolo, essersi classificato al primo posto della classifica dei segni zodiacali? C'è una leggenda anche riguardo a questo.
Il giorno della registrazione, il topo si alzò presto, così come il bue, e si incontrarono per strada. Il bue, essendo grande, avanzava a grandi passi, mentre il topo, essendo molto piccolo, avanzava a piccoli passi. Quest’ultimo rimase presto senza fiato, e, non appena raggiunto il bue pensò tra sé: “La strada è ancora lunga, la meta ancora lontana! Non ce la faccio più a correre, cosa posso fare?” Ci pensò un po’ su, e si fece venire un’idea. Disse quindi al bue: "Fratello bue, fratello bue, canterò una canzone per te!" Il bue rispose: "Ok, puoi cantarla!” E dopo qualche istante: “Perché non stai ancora cantando?" Disse il topo: "Ma io sto cantando, non mi senti? Oh, ho capito! Forse la mia voce è troppo sottile, non l'hai sentita. Lasciami salire sul tuo collo a cantare, e lo sentirai!" Il bue acconsentì e il topo si arrampicò fino al collo del bue, iniziò a farsi trasportare e a cantare:
“Fratello bue, fratello bue, attraversa il fiume, sali sulla collina, avanti, avanti, sbrigati!”
Quando il bue lo udì, fu felice, e iniziò a correre veloce e a lungo, verso il luogo della registrazione. Non vedendo nessuno di fronte a lui il bue disse "Io sono il primo, io sono il primo!" Ma il topo saltò giù dal suo collo squittendo e con un balzo, arrivò per primo al traguardo. Il risultato fu che il topo si posizionò al primo posto dello zodiaco e il bue al secondo. Ecco perché il topo è il primo segno dello zodiaco cinese.
Nei tempi antichi, i nostri antenati ritenevano che la cronologia di steli e rami fosse più complicata e non facilmente popolare tra le persone. Pertanto, alcune persone suggerirono che l'anno dovesse essere basato sui dodici segni zodiacali: questa proposta fu approvata dall'Imperatore Giallo, che ordinò a Cangjie di occuparsi della questione.
Il primo giorno del primo mese lunare di quell'anno, tutti gli animali del mondo furono chiamati a candidarsi davanti al Palazzo Celeste. Quando gli animali appresero la notizia, tutti applaudirono e si precipitarono ad andare all'incontro. Tra loro, il bue sapeva che le sue gambe e i suoi piedi erano più lenti di quelli degli altri animali, quindi partì in anticipo, lasciando casa la notte di Capodanno, e alla fine ottenne il primo posto.
La tigre ottenne il secondo posto, il terzo lo ottenne il coniglio e il quarto il drago, dietro di loro c’erano il serpente, il cavallo, la capra, la scimmia, il gallo, il cane, il maiale e il topo. Il drago era maestoso, pieno di scaglie, splendente, con occhi rotondi, come due luci, la barba argentata dorata, governava la nebbia e le nuvole. L'unico neo era la sua testa calva, a cui sembra mancare qualcosa. Quando il drago saltò fuori dall'acqua, individuò subito un grosso gallo con un paio di bellissime corna sulla testa, e non poté fare a meno di chiederle in prestito. Il grosso gallo scosse la testa e disse: "No, devo partecipare alla gara dello zodiaco domani!" Disse allora il drago: "Le corna sulla tua testa non sono necessarie. Puoi essere selezionato in base alle tue bellissime piume colorate!" Il grosso gallo, che amava ricevere lusinghe, decise di prestare le sue corna al drago, nonostante fosse ancora un po’ riluttante.
In quel momento, un grande millepiedi si arrampicò e ha disse: "Fratello gallo, puoi prestare le tue corna al fratello drago? Non preoccuparti, garantisco io!" Il drago, felicissimo, promise di restituire il corno al grosso gallo subito dopo la gara dello zodiaco cinese.
Il grosso gallo si posizionò dietro al drago, e non era molto contento. Rimpiangeva di avergli prestato le sue corna. Dopo la gara, il gallo andò in fretta dal drago e chiedere le sue corna indietro. Quando il drago lo vide, non volle restituirgli delle corna così belle, così saltò nella pozza d’acqua profonda accanto a lui e si nascose.
Il grosso gallo non sapendo nuotare, fu costretto a fermarsi sulla riva. Andrò quindi a cercare il millepiedi che aveva garantito per il drago. Il millepiedi disse: "Devi trovare il drago per chiedere le tue corna, ma se lui non le restituisce, cosa posso fare io?" Dopo aver parlato, anche il millepiedi si nascose.
Da allora, il grosso gallo non ha le corna in testa, solo la sua cresta rossa.
Ecco perché ogni mattina sentiamo il gallo cantare. Quando si sveglia grida: "Fratello drago, restituiscimi le corna!". Di solito usa i suoi artigli per scavare la terra in cerca dei millepiedi, e li becca ogni volta che li vede.