Tai Chi

 

Introduzione del Tai Chi

Tai Chi Quan
Tai Chi Quan

Il Tai Chi o Tai Chi Quan è un'arte marziale cinese definita “interna” e fa parte del grande gruppo degli stili di kung fu. È considerato uno dei metodi più efficaci per allenare la mente e il corpo e i suoi benefici si possono notare fin dalle prime settimane.
 

Cosa lo rende speciale e lo differenzia da tutte le altre tipologie di arti marziali cinesi è il suo essere spesso associato a una coreografia di danza. Chi osserva un praticante di Tai Chi, resta subito colpito dai movimenti lenti, calmi e controllati, che danno un senso di serenità ed equilibrio.
 

L'origine di questa arte marziale, secondo la leggenda, si deve a un monaco taosita di nome Zhang Sanfeng, un uomo dalla profonda saggezza, esperto di arti marziali, medicina e alchimia. Basandosi sui principi Taoisti secondo i quali nel cosmo tutto è interconnesso, Zhang Sanfeng, inventando il Tai Chi, trova un modo per equilibrare la mente e il corpo, il benessere fisico e l'energia interna, che in cinese si chiama qi.


Secondo la filosofia taoista che è alla base del Tai Chi, tutto il cosmo è regolato dall'equilibrio di due forze opposte e complementari, lo yin e lo yang. Così come tutto il mondo che ci circonda, anche il nostro corpo è un microcosmo, pertanto è opportuno mantenere l'equilibrio tra le due forze. Il Tai Chi permette fare ciò e di allineare il corpo all'equilibrio del cosmo.


Yin e Yang
Yin e Yang

Nonostante sia una pratica che sembra non avere niente a che fare con il kung fu, il Tai Chi, tuttavia, non è solo un modo per tenersi in forma, ma è considerata una vera e propria arte marziale, con movimenti specifici per la difesa e l'attacco sfruttando la forza dell'avversario.
 

Vediamo più da vicino di cosa si tratta, la sua storia, le caratteristiche, i grandi maestri, i movimenti principali e alcuni luoghi simbolici dove si pratica il Tai Chi in Cina.

 

Storia del Tai Chi

La storia della nascita del Tai Chi si fa risalire tradizionalmente alla figura quasi leggendaria di Zhen Sanfeng che si dice abbia vissuto per duecento anni (dal 1247 al 1464). Originario del Fujian, a 37 anni decide di incamminarsi per un lungo viaggio di studi e meditazione in tutta la Cina, passando anche per il famoso monastero di Shaolin, nella provincia cinese dello Henan. Qui rimane per circa dieci anni e diventa un esperto di kung fu, imparando anche molto sulla medicina cinese e l'agopuntura.
 

Monti Wudang
Monti Wudang

La seconda tappa importante del suo viaggio sono stati i monti Wudang, nella provincia centrale dello Hubei, dove incontra un saggio taosta che lo fa avvicinare a questo mondo. Durante i suoi studi, un giorno mentre era immerso nella contemplazione della natura, Zhang Sanfeng si ferma a osservare un combattimento tra una gru e un serpente.


Resta così affascinato dalla fluidità, dalla sinuosità e dalla naturalezza dei movimenti di attacco e difesa dei due animali, che decide di creare delle mosse di kung fu ispirate a loro. Espansione e contrazione, sinuosità e potenza, flessibilità e velocità, questi sono i principi che coglie dall'osservazione dei due animali. Nota anche che la quiete interiore e l'equilibrio sono essenziali, così come la respirazione regolare.

 

Zhang Sanfeng sviluppa così una prima sequenza di 72 movimenti che coivolgessero tutto il corpo, la mente e il respiro. La sequenza andava eseguita con fluidità, senza mai interrompere la continuità.
 

Negli anni a seguire Zhang Sanfeng trasmette questa arte ad altri monaci taoisti, tra cui Wang Zongyue (1526 – 1606), un maestro di kung fu Shaolin originario della provincia dello Shanxi, che a sua volta lo trasmette a Chen Wangting (1580 – 1660), il padre del Tai Chi di stile Chen.

Zhang Sanfeng
Zhang Sanfeng Yang Luchan

Secondo alcuni storici, la vera origine del Tai Chi sarebbe invece da far risalire proprio a Chen Wangting, un comandante dell'esercito Ming (1368 – 1644) e grande esperto di kung fu di stile Shaolin. Si dice infatti che Chen creò una serie di esercizi per controllare la propria forza e quella dell'avversario, grazie all'alternanza di incassi e spinte.


Questo nuovo modo di praticare kung fu, secondo le fonti, sarebbe stato trasmesso solo all'interno della famiglia, fino all'arrivo della figura di Yang Luchan (1799 – 1872), discepolo del maestro Chen Changxing, sempre della famiglia di Chen Wangting. È grazie a Yang Luchan, forse il primo degli allievi non appartenenti alla famiglia Chen, che il Tai Chi si diffonde e arriva fino ad oggi.

 

Con la graduale diffusione in tutta la Cina grazie a un pronipote di Yang Luchan di nome Yang Chengfu (1883 – 1936) che viaggia per tutto il paese insegnando la sua arte, il Tai Chi assume sempre più la forma di una pratica per il benessere fisico e mentale, tralasciando gli scopi difensivi originari.

 

Grandi maestri del Tai Chi

24 mosse di Tai Chi di stile Yang
24 mosse di Tai Chi di stile Yang

Oltre ai già citati Zhang Sanfeng, Cheng Wangting, Yang Luchan e Yang Chengfu, è d'obbligo citare la figura del grande maestro Chen Weiming quando si parla di Tai Chi e della sua diffusione.
 

Il motivo della sua importanza nella storia di questa arte marziale è la fondazione, nel 1924 a Shanghai, di una scuola per insegnare il Tai Chi di stile Yang del suo maestro Yang Chengfu. Nel 1956, dopo la fondazione della Repubblica Popolare Cinese, il comitato nazionale sportivo cinese, riconoscendo i benefici a livello psicofisico della pratica del Tai Chi, raduna quattro grandi maestri  per stabilirne una forma standard da poter insegnare in modo più sistematico. Viene così creata la sequenza delle 24 mosse di Tai Chi di stile Yang, che si è poi diffuso a livello internazionale.

 

Allenamento e movimenti principali del Tai Chi

Oltre alla sequenza armoniosa dei movimenti, che ricorda una lenta coreografia di danza, il Tai Chi nasconde un complesso di teorie e principi ispirati alla filosofia taoista. È un vero e proprio esercizio per il corpo, integrato alla meditazione per migliorare la concentrazione e l'equilibrio interiore.
 

Tai Chi
Tai Chi

I movimenti fluidi, eseguiti in sequenza e senza interruzione, del Tai Chi sono una combinazione di forza interiore e forza muscolare. Con la pratica, si può imparare a sentire lo scorrere dell'energia interiore, il cosiddetto qi, e il suo trasformarsi in jing, vale a dire forza interiore. Questo flusso di energia e forza interiore ha grandi benefici per l'equilibrio mentale, inoltre aiuta a migliorare la concentrazione. Praticare Tai Chi significa dunque armonizzare l'interno con l'esterno, è meditazione in movimento ed esercizio muscolare.
 

Il Tai Chi è una disciplina adatta a tutte le età proprio per la sua caratteristica di concentrarsi sull'energia interna del corpo. I movimenti dolci delle sequenze non richiedono uno sforzo muscolare eccessivo, quindi anche le persone non più in forma o più anziane possono iniziare a praticarlo.
 

Numerosi studi hanno dimostrato che il Tai Chi ha molti benefici per la salute: migliora la flessibilità dei muscoli e delle articolazioni, aiuta il sistema circolatorio e il sistema immunitario e è un toccasana per alleviare lo stress. Migliorando la flessibilità, il Tai Chi aiuta a migliorare anche la postura, le articolazioni e la forma fisica della persona.


Con la respirazione profonda che accompagna i movimenti, il sistema circolatorio migliora e insieme ad esso anche i polmoni e il sistema immunitario. Durante la pratica si impara anche a scaricare il peso del corpo verso terra, in modo da sciogliere le tensioni a livello di collo, spalle e schiena.

 

Lezione di Tai Chi
Lezione di Tai Chi

Praticare Tai Chi diventa per gli allievi un vero e proprio stile di vita, grazie ai benefici a livello psico fisico che apporta. È facile da imparare e permette di esplorare il proprio corpo in un senso tutto nuovo. Si entra a contatto con il sé interno, come con la pratica della meditazione, per trovare tranquillità, forza ed equilibrio. Non sentirete la fretta, la competizione o lo stress durante una lezione di Tai Chi, perché è un esercizio che si pratica per la propria salute e per essere in armonia con sé stessi e con il mondo circostante.
 

Ma in cosa consiste una lezione di Tai Chi? Prima di tutto vediamo quali sono i dieci principi cardine dell'allenamento del Tai Chi, stabiliti dal maestro Yang Chengfu:
 

  1. Mente vuota e testa dritta, portando l'energia alla sommità del capo
  2. Svuotare il torace e rilassare la schiena
  3. Rilassare la vita
  4. Distinguere il vuoto e il pieno di energia
  5. Abbassare le spalle e lasciare cadere i gomiti
  6. Usare l'intenzione, non la forza
  7. Armonizzare la parte superiore e inferiore del corpo
  8. Armonizzare l'interno con l'esterno
  9. Eseguire i movimenti di seguito e senza interruzione
  10. Cercare la quiete interiore durante il movimento

Allenare il qi
Allenare il qi


Queste sono le basi teoriche della pratica e vengono di solito spiegate durante la prima lezione. L'allenamento vero e proprio comincia con una fase iniziale di riscaldamento e allungamento per i muscoli e le articolazioni. Si passa poi alla seconda fase di riscaldamento, in cui si lavora sul respiro profondo e sulla circolazione dell'energia interna, il qi; qui entrano in gioco gli esercizi di Qigong, una disciplina che potremmo definire complementare al Tai Chi e che serve per allenare il qi.


Lo scopo di questi esercizi è raggiungere lo stato psicofisico necessario per proseguire con i movimenti del Tai Chi. La respirazione che si esegue durante gli esercizi di Qigong, secondo la medicina tradizionale cinese, aiuta a riequilibrare le energie del corpo, migliorando il benessere a tutti i livelli.
 

Durante l'allenamento si imparano le posizioni e le forme principali che saranno ripetute secondo la sequenza. Alcuni maestri utilizzano una melodia di accompagnamento durante lo svolgimento della sequenza, per aiutare gli allievi a coordinare i movimenti secondo il ritmo adeguato.
 

Un altro esercizio molto importante è il cosiddetto Tui shou, che letteralmente significa “spingere le mani”: si svolge a coppie e tramite una serie di spinte e incassi si impara a utilizzare la forza dell'avversario a proprio favore. Questo dimostra come il Tai Chi sia una vera e propria arte marziale, nonostante a prima vista sia una disciplina più vicina alla danza che al kung fu.

 

Dove si pratica il Tai Chi in Cina?

Scuola di Tai Chi
Scuola di Tai Chi

Oggi in Cina e nel mondo esistono numerose scuole di Tai Chi, dove poter imparare seguiti da un maestro e allenarsi. In Cina questa pratica è così diffusa che spesso basta uscire la mattina presto e recarsi in un parco per vedere gruppi di persone praticare Tai Chi come allenamento mattutino.
 

In quasi tutte le città cinesi è possibile vedere persone che praticano il Tai Chi al parco, ma ci sono dei luoghi che potremmo definire simbolici per il valore culturale che hanno per il popolo cinese. Vedere le persone praticare Tai Chi in questi luoghi è ancora più suggestivo. Vediamo quali sono:

 Parco del Tempio del Cielo di Pechino

Costruito come un altare per gli dei del cielo e, in antichità, destinato solo alla corte imperiale, il Tempio del Cielo oggi è circondato da un rigoglioso parco che la mattina presto all'alba si popola di gruppi di persone che si ritrovano per allenarsi e praticare Tai Chi, Qigong o altri esercizi e danze tradizionali. Il Tempio del Cielo è un luogo simbolico a Pechino per il suo valore architettonico, storico e culturale, e il parco che sorge tutto intorno racchiude l'essenza dello stile di vita tradizionale. Si possono prendere anche lezioni di Tai Chi richiedendolo presso un'agenzia turistica locale, o semplicemente affidandosi alla gentilezza delle persone del posto. Attenzione però: non tutte le persone amano essere fotografate, osservate o interrotte mentre praticano Tai Chi, quindi se visitate il Tempio del Cielo e il suo parco la mattina presto, ricordate di essere rispettosi e osservare gli allenamenti con discrezione.
 

Parco Renmin di Chengdu
Parco Renmin di Chengdu

 Parco Renmin di Chengdu

Chengdu, nel “piccante” Sichuan, è famosa per la deliziosa hotpot, i panda e per l'atmosfera di Cina tradizionale che si respira passeggiando nel Parco Renmin (letteralmente “Parco del Popolo”). Anziani che giocano a majiang o a scacchi cinesi, case da tè tradizionali e gruppi di persone che cantano l'opera, danzano o praticano il Tai Chi. Il parco si trova nel cuore della città, circondato da edifici moderni e grattacieli: è come fare un salto indietro nel tempo nella Cina di un tempo.
 

 Yangshuo

A Yangshuo, antico villaggio di pescatori lungo le sponde del Fiume Li a circa 50km da Guilin, fino a poco tempo si poteva ancora osservare la Cina rurale. Oggi il turismo l'ha portata ad essere una cittadina sempre più moderna (e spesso affollata), anche se alcuni angoli sono rimasti quasi intatti. Il parco di Yangshuo è uno di questi. Anche qui è possibile osservare persone che praticano Tai Chi la mattina presto, circondati dal verde delle suggestive colline carsiche dalle forme bizzarre. Anche qui è possibile prendere lezioni rivolgendosi a un'agenzia turistica del posto: è sicuramente un luogo molto suggestivo per immergersi nella pratica del Tai Chi e sentirsi un tutt'uno con il cosmo.
 

 Il Bund di Shanghai

Se si pensa alla Cina attuale non si può fare a meno di pensare ai futuristici grattacieli del Bund di Shanghai che si affacciano sul fiume Huangpu. Qui, la mattina presto, la tradizione incontra la modernità, grazie ai gruppi di persone che si ritrovano per praticare il Tai Chi. Uno spettacolo unico!

Bund di Shanghai
Bund di Shanghai
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