Tre tesori della Città Proibita

 

Introduzione della Città Proibita

Città Proibita
Città Proibita

Il palazzo imperiale delle dinastie Ming (1368 – 1644) e Qing (1644 – 1911) che ancora oggi si erge maestoso in centro Pechino, è un vero e proprio tesoro dal punto di vista architettonico, storico e culturale.

Stiamo parlando della Città Proibita, il palazzo imperiale antico più grande e meglio conservato del mondo, costruito tra il 1406 e il 1420 per ordine dell'imperatore Yongle della dinastia Ming. Nel 1987 la Città Proibita è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell'Umanità dall'UNESCO proprio per il suo valore inestimabile e per il suo essere una vivida testimonianza della vita della corte imperiale cinese.


Passeggiando tra i cortili, i padiglioni, i 980 edifici e le oltre 8700 stanze della Città Proibita, oggi diventata un museo e il sito turistico più visitato di tutta la Cina, è possibile osservare gioielli, vestiti, utensili, libri, dipinti, manufatti in giada, porcellane e altri oggetti che raccontano di un passato ormai lontano.

L'amministrazione del Museo del Palazzo della Città Proibita organizza mostre periodiche per esporre a rotazione le reliquie imperiali: secondo gli esperti, quelle sopravvissute ai saccheggi e alle rivoluzioni dell'ultimo secolo sono oltre un milione e non è possibile esporle tutte insieme! Tra queste i celano tre grandi tesori che fanno parte della collezione permanente del palazzo e sono custoditi gelosamente e protetti da guardie armate.


Si dice che il valore di questi tre tesori della Città Proibita sia incalcolabile in denaro e questo è uno dei motivi per cui sono costantemente sotto stretta sorveglianza. Se viaggiate a Pechino e visitate la Città Proibita, dovete assolutamente andare a vedere questi tre oggetti così preziosi da essere stati dichiarati tesoro nazionale della Cina. Vediamo nel dettaglio quali sono e le loro caratteristiche.

 

Primo tesoro della Città Proibita

Jin'ou Yong Gu
Jin'ou Yong Gu

Il primo dei tesori della Città Proibita è una coppa per il vino appartenuta all'imperatore Qianlong. È stata creata in occasione del suo trentesimo compleanno, nel 1741, e poi tramandata di generazione in generazione tra gli imperatori della dinastia Qing.

La finissima manifattura la rende il tesoro più prezioso di tutta la collezione: è fatta d'oro con pietre preziose incastonate, ha un diametro di 8 cm ed è alta 12.5 cm, il diametro alla base è di 5 cm. Sul bordo presenta delle incisioni, tra cui due scritte di quattro caratteri ciascuna; in una si legge il nome della coppa “Jin'ou Yong Gu” appunto, nell'altra il nome dell'anno di creazione, l'anno Qianlong.

 

La coppa appartiene a un servizio di quattro esemplari molto simili tra loro, di cui tre in oro e una in rame, fabbricate appositamente per gli imperatori della dinastia Qing. Una sola, quella fabbricata per il compleanno dell'imperatore, è conservata al Museo del Palazzo della Città Proibita, quella in rame fa parte della Collezione Wallace di Londra insieme a un secondo esemplare in oro; la terza coppa d'oro è invece conservato al Museo del Palazzo Imperiale di Taipei.
 

Volete sapere una curiosità? Il nome di questa preziosissima coppa d'oro è un augurio di stabilità e lunga vita per la dinastia Qing. Jin'ou Yong Gu significa infatti “eterna integrità territoriale”. Come ci insegna la storia però, poco più di due secoli dopo la creazione di questa coppa, nel 1911, la dinastia Qing sarà rovesciata da una rivoluzione che porterà alla nascita della Repubblica di Cina.

 

Secondo tesoro della Città Proibita

 Supporto per l'incenso in giada della dinastia Song

Il secondo tesoro della Città Proibita è un'antichissima manufattura di giada, considerata in assoluto la più preziosa di tutta la collezione di giade del palazzo. Si dice che fosse un oggetto molto caro all'imperatore Qianlong della dinastia Qing.
 

Supporto per l'incenso in giada
Supporto per l'incenso in giada

Si tratta di un supporto per bruciare l'incenso, una sorta di porta cenere, interamente in giada, fabbricato durante la dinastia Song (960 – 1279 d.C.). La giada con cui è fabbricato è la pregiata giada verde, è alto 7.9 cm alto e ha un diametro di 12.8 cm. Presenta delle elegantissime incisioni che rappresentano un drago fluttuante tra nuovole e onde del mare. Cosa rende ancora più speciale questo oggetto sono i versi incisi dall'imperatore Qianlong.
 

Potete ammirare questo prezioso bruciatore d'incenso nella sala espositiva delle giade situata all'interno del palazzo Zhongcui nella Città Proibita.

 

Terzo tesoro della Città Proibita

 Il dipinto “Scena a bordo lago del festival Qingming”

I dipinti tradizionali cinesi rappresentano spesso scene a bordo di fiumi o laghi. Il terzo tesoro della Città Proibita è proprio una di queste opere d'arte, creata dal grande maestro di corte Zhang Zeduan vissuto in epoca Song.
 

Scena a bordo lago del festival Qingming
Scena a bordo lago del festival Qingming

Esistono decine di copie di questo dipinto, famosissimo in Cina, di cui oltre dieci conservate nei musei nazionali, nove a Taiwan, cinque negli Stati Uniti, quattro in Francia, uno in Giappone e uno in Gran Bretagna.
 

Questo antico dipinto racconta una scena di vita quotidiana nella capitale dell'impero cinese in epoca Song. È ambientata nell'antica Bianjing (l'attuale Kaifeng, nella provincia dello Henan in Cina centrale), durante il regno dell'imperatore Huizong (1100 – 1126 d.C.).

Si vedono persone intente a svolgere i loro compiti quotidiani vestiti con gli abiti tradizionali dell'epoca, gli antichi edifici che sorgevano lungo il fiume, le imbarcazioni in legno, le botteghe, l'antico ponte e altri interessantissimi dettagli che ci descrivono com'era la vita nel XII secolo in Cina. Il titolo dell'opera ci svela un altro particolare importante: non è una giornata qualunque, ma è il giorno del festival Qingming, una festività tradizionale cinese per commemorare gli antenati e riunisrsi con la famiglia.

 

Osservando quest'opera d'arte, lo spettatore si sente come trasportato indietro nel tempo e nello spazio; diventa parte della scena, come una delle oltre cinquecento figure presenti nel dipinto. La mano di questo grande maestro si riconosce nello stile vivido e nell'accuratezza dei particolari, due caratteristiche inconfondibili delle opere di Zhang Zeduan.
 

Potete ammirare questo splendido dipinto nella sala espositiva situata all'interno del palazzo Wuying nella Città Proibita.
 

Avete preso nota di questi tre preziosissimi tesori conservati tra le mura della Città Proibita? Qual è l'oggetto che vi incuriosisce e vi interessa di più? Il nostro consiglio è di non perdere nessuno dei tre durante la visita. Buon viaggio!

Dettagli del Palazzo
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