Dieci aneddoti e leggende sulla Città Proibita

 

La Città Proibita di Pechino, vale a dire quello che è stato il palazzo imperiale e centro nevralgico dell'Impero cinese durante le dinastie Ming (1368 – 1644) e Qing (1644 – 1912), è un luogo pieno di fascino e mistero. Si trova nel cuore di Pechino, lungo l'asse centrale, e si può definire come l'essenza dell'antica architettura tradizionale cinese.

Città Proibita di Pechino
Città Proibita di Pechino



È anche una delle più grandi e meglio conservate strutture in legno del mondo, oltre a essere il più grande di tutti i palazzi del suo genere, seguito in classifica dalla Reggia di Versailles in Francia, il Buckingham Palace di Londra, la Casa Bianca di Washington D.C. negli Stati Uniti e il Palazzo del Cremlino di Mosca in Russia.


Oggi la Città Proibita è diventata un museo aperto al pubblico, classificato come sito turistico di livello AAAAA in Cina a partire dal 1961 e dichiarato Patrimonio Mondiale dell'Umanità UNESCO nel 1987.

Sono decine di migliaia le persone che visitano il museo della Città Proibita ogni giorno, ma in pochi si soffermano sui particolari che nascondono gli aneddoti e le leggende più interessanti e curiose. Siete pronti a scoprirli?

 

La Statua del Leone che si copre i genitali della Città Proibita

La statua di questo leone è davvero particolare ed è una tra le più famose sculture che si possono ammirare nella Città Proibita. Rappresenta un leone seduto sulle zampe posteriori, con un'espressione a metà tra il riso e il pianto, con una zampa sulla guancia e una...a coprire i genitali!
 

Statua del leone
Statua del leone

Non è curioso? Questo è totalmente incompatibile con lo stile rigido e formale che caratterizza il sito e con l'etichetta di palazzo. Questo piccolo leone si erge su un ponte di pietra chiamato Duanhong, che significa "arcobaleno rotto", situato fuori dalla Porta della Suprema Armonia.

Questo ponte attraversa il canale interno della Città Proibita e secondo le cronache storiche esisteva già prima della costruzione del palazzo: era infatti un ponte di pietra davanti alla porta del palazzo imperiale della dinastia Yuan (1279 – 1368).

C'è una leggenda legata alla statua di questo leone. Si dice che l'imperatore Daoguang della dinastia Qing, stanco delle scarse attitudini allo studio di suo figlio Yiwei, accecato dalla rabbia lo abbia preso a calci proprio sui genitali. Pochi giorni dopo l'accaduto, il giovane Yiwei, che era anche l'erede al trono, muore. L'imperatore Daoguang è assalito dai sensi di colpa e, non sopportando più la tristezza, fa coprire con un drappo rosso la statua del leone che si copre i genitali perché gli ricorda il figlio prematuramente scomparso.

 

Il Segreto della Parete dei Nove Draghi della Città Proibita

Parete dei nove draghi
Parete dei nove draghi

La parete dei nove draghi, in cinese jiulongbi, è molto famosa e tutti i turisti che visitano la Città Proibita si recano fino al Palazzo dell Supremazia Imperiale per ammirarla e fotografarla.
 

Questo muro alto 3,5 metri e lungo 29,4 metri è rivestito da 270 pezzi di ceramica che creano l'immagine in rilievo di nove draghi danzanti. C'è però un piccolo particolare che non sfugge agli occhi dei più attenti osservatori: sul corpo del terzo drago bianco, una delle piastrelle è stata sostituita da un pezzo in legno. Il motivo?

Durante la costruzione questa piastrella è stata accidentalmente bruciata; poiché la data di consegna era vicina, era troppo tardi per ricominciare da capo. Un abile falegname riesce a sostituire il pezzo mancante con uno in legno dipinto di vernice. Nessuno dei funzionari se ne accorge e per molti anni nessuno scopre l'imbroglio. Il pezzo in legno però non ha restitito alle intemperie come il resto delle mattonelle in ceramica e oggi è visibile la differenza.

 

Le mattonelle "Segna Posto" della Città Proibita

Cortile
Cortile

Il cortile situato sul lato Nord del Palazzo della Suprema Armonia, con i suoi 30 000 metri quadrati di superficie, è uno dei più ampi di tutta la Città Proibita. Ai lati si notano due file di mattonelle di colore più chiaro rispetto alle altre. Sapete a cosa servivano?
 

Erano una sorta di segnaposto per le guardie d'onore imperiali che avevano il compito di tenere a portata di mano tutto ciò di cui l'imperatore potesse aver bisogno, dagli strumenti per le cerimonie, agli urinatoi.

 

La freccia della Porta Longzong della Città Proibita

Freccia della porta Longzong
Freccia della porta Longzong

Sapete che su una delle porte della Città Proibita c'è una freccia del 1813? Si trova sulla porta Longzong, sul lato Ovest del Palazzo della Preservazione dell'Armonia. Questa è una delle porte più importanti del palazzo perché vicina al confine tra la corte esterna dedicata alla vita pubblica e la corte interna riservata all'imperatore!

Chi è stato così audace da scagliare una freccia proprio qui? Secondo le ricostruzioni degli storici, il XIX secolo, gli ultimi cento anni di potere della dinastia Qing, sono stati caratterizzati da sanguinose rivolte. Una di queste nel 1813 arriva fin dentro la Città Proibita; l'esercito di ribelli per sfidare il potere scaglia una freccia in questo luogo simbolico.


La rivolta è sedata dall'esercito imperiale, ma la freccia è rimasta e ancora oggi è visibile. L motivo? Quando l'esercito Qing ha ripulito il campo di battaglia e si è scoperta la freccia sulla porta Longzong, l'imperatore Jiaqing ha ordinato di non rimuoverla e affinché fosse un avvertimento per i suoi successori.

 

Il serbatoio d'acqua con segni di coltello della Città Proibita

Serbatoio d'acqua
Serbatoio d'acqua

Il materiale principale con cui è stata costruita la Città Proibita è il legno. Per contenere i danni degli incendi, sono stati sparsi enormi serbatoi d'acqua in ferro, rame o rame ricoperto d'oro di fronte ad ogni edificio principale del palazzo. Ogni serbatoio pesa oltre 1000 chilogrammi. I quattro che si trovano davanti al Palazzo della Suprema Armonia sono diversi rispetto agli altri e portano dei segni molto importanti.

Ci sono tracce di coltellate sulla superficie ormai annerita di questi quattro serbatoi: sono testimonianza indelebile del passaggio dell'Alleanza delle Otto Nazioni (Gran Bretagna, USA, Francia, Germania, Austria, Russia, Italia, Giappone) quando hanno invaso Pechino nel 1900. Parte dell'esercito riesce a penetrare nella Città Proibita per saccheggiarne i tesori, arrivando a raschiare l'oro di questi serbatoi con i coltelli.

 

La lastra in marmo di 300 tonnellate della Città Proibita

Visitando la Città Proibita noterete le particolari scalinate che conducono ai palazzi e ai padiglioni più importanti. Queste scalinate nella parte centrale presentano una lastra di pietra intagliata con figure di draghi fluttuanti, fenici, nuvole e onde del mare.

Lastra in marmo
Lastra in marmo


Il Palazzo della Preservazione dell'Armonia ha la scalinata con la lastra di marmo più grande di tutto il palazzo, scolpito su un unico pezzo di oltre 300 tonnellate. Come ci è arrivato fino alla Città Proibita? Come hanno fatto a trasportarlo in un epoca in cui non esistevano gru e macchinari?


È stato utilizzato il ghiaccio! Sono stati impiegati oltre 10 000 lavoratori quell'inverno di più di 600 anni fa per trasportare questa lastra. La strada veniva ricoperta d'acqua che gelava per il freddo e la pietra veniva tirata sopra il ghiaccio: un metodo ingegnoso per ridurre l'attrito!

 

Il leone dorato della Porta Qianqing della Città Proibita

Leone dorato
Leone dorato

Davanti agli edifici e alle porte principali della Città Proibita sono stati posti dei leoni di guardia. Quelli dorati davanti alla Porta della Purezza Celeste, la porta che divide la corte interna e la corte esterna, hanno una caratteristica che li contraddistingue dagli altri.

A prima vista, non sono diversi dagli altri leoni a guardia delle altre porte, ma osservando più attentamente si nota un particolare: le orecchie non sono ritte, ma abbassate. C'è un motivo ben preciso che spiega perché sono stati fatti così: era un ammonimento alle donne del palazzo di non interferire con gli affari dello stato e di "tapparsi le orecchie" quando erano ammesse alla corte interna per le funzioni pubbliche.

 

La scatola e il Padiglione di Pietra della Città Proibita

Scatola di pietra
Scatola di pietra

Sono pochi i visitatori che si soffermano davanti alla Porta della Suprema Armonia per osservare questi due oggetti. Accanto alla coppia di leoni a guardia della porta, si nota una sorta di scatola in pietra e un piccolo padiglione sempre in pietra.

Si dice che la scatola di pietra sulla sinistra possa davvero essere aperta e che contenga chicchi di grano, filo rosso, oro, argento e altri oggetti preziosi che sono simbolo delle ricchezze e dei tesori della Città Proibita.


Il piccolo padiglione di pietra a destra è chiamato "Padiglione imperiale". Quando l'imperatore emetteva un editto imperiale, questo veniva esposto in questo padiglione.

 

Drago di bronzo placcato in oro della Città Proibita

Drago di bronzo
Drago di bronzo

Il drago secondo la cultura cinese è il simbolo dell'imperatore. All'interno della Città Proibita sono raffigurati tantissimi draghi, gli esperti stimano che ce ne siano circa 50 000.

Uno dei più particolari si può osservare sul tetto del Padiglione Yuhua: è lungo tre metri e ha le zampe appoggiate saldamente al tetto, quasi come se si fosse appena fermato dopo una lunga corsa. Per questo motivo è stato soprannominato "il drago che corre".

 

La tartaruga e la gru della Città Proibita

Una volta entrati nella Città Proibita, i visitatori corrono verso il Palazzo della Suprema Armonia per vedere il trono dell'imperatore, prestando poca attenzione a tutto il resto.
 

Non ci crederete mai, ma la cosa più interessante da vedere non è il trono imperiale, ma le statue di una tartaruga e una gru situate davanti alle gradinate del Palazzo della Suprema Armonia.

Tartaruga
Tartaruga



Secondo la cultura tradizionale cinese, la gru è simbolo di immortalità. Questa gru in bronzo davanti all'edificio più importante della corta esterna e fulcro della vita politica simboleggia il desiderio di immortalità per l'impero cinese e la dinastia regnante.

La tartaruga, altro animale simbolico della tradizione cinese, rappresenta invece la longevità. Questa tartaruga poi è ancora più simbolica perché ha la testa di drago.


Le due statue in bronzo, che insieme vogliono lanciare un messaggio di potenza e stabilità della dinastia, sono cave perché erano usate per bruciare l'incenso durante le cerimonie più importanti come l'incoronazione di un nuovo imperatore o la promulgazione di editti imperiali.


Quando si teneva una di queste importanti funzioni, tutti i funzionari civili e militari si inginocchiavano nel cortile della Sala della Suprema Armonia che era avvolta dalle nuovole di fumo dell'incenso che bruciava nelle due statue: l'effetto scenico era incomparabile.

Costruzione della Città Proibita
Costruzione della Città Proibita
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