Sistema scolastico in Cina

 

Introduzione del sistema scolastico in Cina

Confucio
Confucio

La Cina è sempre stata un paese che ha dato molta importanza all'istruzione. In antichità l'apprendimento e l'istruzione sono stati il cardine dell'etica confuciana: il detto “Bù xué bù zhī yì” (不学不知义) , che possiamo tradurre con “senza studiare non si conosce la rettitudine”, ben riassume che posizione aveva l'educazione nella Cina antica. 

La storia del sistema scolastico cinese può essere ricondotta all'epoca della dinastia Shang (XVI – XI secolo a.C.). Con la dinastia Han (206 a.C. – 220 d.C.) il confucianesimo diventa la filosofia di pensiero dominante in tutti gli aspetti della vita, compresa l'educazione. L'ultima dinastia dell'età imperiale cinese, la dinastia Qing (1644 – 1912), tra XIX e XX secolo introduce un sistema scolastico di stampo occidentale, considerato più moderno dell'antico sistema di esami imperiali.

Con la fondazione della Repubblica di Cina, un'epoca di grande fermento culturale e dibattiti su educazione, lingua e cultura, si cerca di costruire un nuovo sistema educativo ispirandosi a paesi allora considerati moderni, come Giappone, Germania e Stati Uniti – molti accademici si recano in questi paesi per anni di studio e scambi culturali. Dopo la fondazione della Repubblica Popolare Cinese nel 1949, prendendo a modello l'Unione Sovietica, si introducono gradualmente nuove scienze sociali e tecniche al curriculum scolastico, fino ad arrivare all'avanzato sistema educativo contemporaneo che vanta alcuni dei migliori istituti universitari dell'Asia e del mondo.

 

Sistema scolastico della Cina antica

Scuola cinese nell'antichità
Scuola cinese nell'antichità

Per parlare di educazione e sistema scolastico, è inevitabile toccare l'argomento della scrittura. La Cina vanta il più antico sistema di scrittura ancora in uso oggi. Gli antenati dei caratteri che si usano oggi per scrivere sono una semplificazione di quelli antichi “inventati” in epoca Shang (XVI – XI secolo a.C.). Dalle ossa oracolari risalenti a questo periodo, abbiamo le prime testimonianze scritte di un rudimentale sistema scolastico dove si insegnava astronomia, matematica, conoscenze militari, riti e cerimonie, ma si imparava a leggere e scrivere.

Fin dalle origini della lingua scritta, saper decifrare e scrivere i caratteri era il lasciapassare per arrivare a posizioni di rilievo nella società. Gli studenti erano bambini delle famiglie dell'allora aristocrazia e nobiltà, figli di funzionari o di famiglie abbienti. In questo periodo si stabiliscono anche scuole divise per i figli del popolo comune.

 

Antichi classici
Antichi classici

Con la dinastia Zhou (1046 – 221 a.C.) l'educazione scolastica era ancora prerogativa dell'aristocrazia, fino a quando la figura di Confucio e il suo pensiero non arrivarono a rivoluzionare il sistema d'istruzione e tutta la cultura cinese. Secondo Confucio (551 – 479 a.C.) e i suoi seguaci “dove c'è insegnamento non c'è distinzione, l'educazione va secondo le attitudini”: questo pensiero pone le basi per le future scuole private e per la futura scuola moderna.

L'ideologia confuciana prevedeva lo studio degli antichi classici per studiare le azioni di uomini virtuosi, la cultura, l'etica e la moralità. Per diventare funzionari e per governare con rettitudine e benevolenza, bisognava studiare a fondo i classici e inchinarsi davanti al sapere degli antichi.

L'epoca Zhou segna la nascita di scuole statali, per i figli della nobiltà, e scuole comuni nei villaggi. L'istruzione era suddivisa in diversi gradi, da elementare a istruzione di alto livello pari alle attuali università, ma per il popolo comune era molto difficile accedere a un'educazione di livello suepriore.


Candidati che partecipano agli esami imperiali
Candidati che partecipano agli esami

La dinastia Han (206 a.C. - 220 d.C.) segna un'altra svolta importante per il sistema scolastico: si istituiscono i collegi e le accademie imperiali per i funzionari governativi. Questa correlazione tra educazione e funzionari governativi porta ben presto alla nascita di un sistema di esami imperiali che dura per 1300 anni, a partire dalla dinastia Sui (581 – 617 d.C.) e rimasti in vigore fino alla dinastia Qing (1644 – 1912). Parallelamente nascono tutta una serie di altre accademie e scuole private per preparare i candidati a superare gli esami.

Gli esami imperiali durante la dinastia Sui, stabiliti a partire dall'anno 587, erano suddivisi in due categorie: 

• Mingjing ke: erano gli esami per i “classicisti” che comprendevano prove sul canone confuciano; una volta superati, si poteva accedere a incarichi governativi di livello inferiore.

• Xiucai ke: oltre al canone confuciano, si esaminavano anche le conoscenze sulle capacità di governo; questi esami erano per i “talenti speciali” e davano accesso alle alte cariche.

A partire dall'anno 607, sempre in epoca Sui, si introduce una terza categoria:

• Jinshi ke: esami per i talenti scelti che comprendevano letteratura e politica, con composizione di poesie e prose.

Imperatrice Wu Zetian
Imperatrice Wu Zetian

Le tre categorie restano in vigore fino all'abolizione del sistema di esami e pongono le pasi per tutte le successive revisioni. Con la dinastia Tang (618 – 907) si ha una prima revisione del sistema di esami imperiali. In quest'epoca si possono distinguere due tipi di esami: gli “esami regolari” tenuti ogni anno e gli “esami straordinari” tenuti in occasioni speciali decise dall'imperatore. Si aggiungono diversi tipi di esami, per gli “eperti in legge”, “esperti in aritmetica” o “esperti in scrittura”, ma il titolo più prestigioso si otteneva sempre e solo superando l'esame jinshi ke.

In questo periodo, anche i figli provenienti da famiglie “raccomandate” erano obbligati a sostenere un particolare tipo di esame e questo rappresenta una prima importante miglioria del sistema, che diventa così meritocratico e accessibile a tutti coloro che potevano permettersi un'istruzione. 
Con la salita al trono dell'imperatrice Wu Zetian (690 – 704) introduce gli esami militari, con prove fisiche che mostrassero l'abilità dei candidati nelle arti marziali e di combattimento in generale.

Il sistema degli esami imperiali della dinastia Song (960 – 1279) riprende e migliora quello messo a punto in epoca Tang. Il primo passo, deciso dall'imperatore Shenzhong (1067 – 1085) è stato abolire gli esami per i classicisti, che oramai avevano perso prestigio. In secondo luogo, si stabilisce che gli esami si dovevano svolgere a livello di prefettura, provincia e, infine, a livello statale di fronte all'imperatore e si aboliscono gli “esami straordinari”. 


Gengis Khan
Gengis Khan

La dinastia Yuan (1279 – 1368) fondata dai mongoli di Gengis Khan non hanno dato importanza agli esami imperiali in un primo momento: i nobili delle casate mongole avevano accesso diretto al potere. Quando la corte imperiale decide di aprirsi verso la cultura cinese Han, anche per garantirsi appoggio dei sudditi e stabilità dell'impero, nel 1314 organizza i primi esami imperiali per i funzionari aperti a tutti. A partire da questa data, si svolgeranno una volta ogni 3 anni. Anche in quest'epoca il sistema è diviso in tre livello: l'esame locale, l'esame provinciale e l'esame di palazzo.

Si costituiscono diciassette centri per gli esami provinciali in tutto l'impero; all'esame locale erano ammessi 300 candidati e i posti erano equalmente distribuiti tra le 4 classi dell'epoca, per un totale di 75 candidati di etnia mongola, 75 candidati di etnia semu, 75 candidati di etnia Han del Nord e 75 candidati di etnia han del Sud. Per l'esame metropolitano invece erano ammessi solo 100 candidati, sempre ditribuiti euqamente tra i quattro gruppi etnici. Chiunque superasse l'esame era elegibile per una carica governativa. Le materie di esame si basavano sui classici del Confucianesimo e del Neoconfucianesimo.


Con il ritorno al potere di una dinastia di etnia han, i Ming (1368 – 1644), si mantiene la divisione in tre livelli degli esami; l'esame per jinshi  acquisisce sempre più maggior prestigio e importanza rispetto agli altri. Gli esami locali e provinciali si svolgevano in tre sessioni, una sull'interpretazione dei classici, una sulla composizione di diversi tipi di prose e l'ultima che comprendeva la stesura di saggi su diversi temi, tra cui letteratura, politica e attualità. In epoca Ming, le scuole diventano la struttura educativa di base: non ci si poteva candidare agli esami senza essere iscritti a una scuola: molto spesso, l'iscrizione era solo una formalità e i candidati in realtà non frequentavano le lezioni.


Scuola durante la dinastia Qing
Scuola durante la dinastia Qing

Il sistema degli esami imperiali della dinastia Qing (1644 – 1912) resta sostanzialmente lo stesso della dinastia Ming. I Qing erano mancesi, ma dopo un primo momento di imposizione della loro cultura, si sono orientati verso l'accettazione e la promozione della cultura cinese e dei loro riti. Durante il regno dell'imperatore Qianlong (1735 – 1796) si stabilisce che i candidati agli esami dovevano mostrare la padronanza di tutti i Quattro Libri e i Cinque Classici e si aggiungono al curriculum alcuni importanti commentari ai testi.

Con l'arrivo del XX secolo, il declino della dinastia Qing segna anche il declino del sistema degli esami imperali: il 2 settembre 1905, con un edittio imperiale, gli esami vengono aboliti e si inizia a volgersi verso forme di istruzione più moderne, prendendo esempio dal Giappone e dall'Occidente.


L'ascesa del Partito Comunista e la fondazione della Repubblica Popolare Cinese nel 1949 segna una svolta anche nel sistema educativo e scolastico. In un primo momento, l'Unione Sovietica viene presa come modello e si va verso una riforma radicale dell'istruzione per renderla accessibile a tutti. Dopo gli anni Sessanta, con la Rivoluzione Culturale, l'istruzione passa in secondo piano rispetto alla lotta rivoluzionaria: questo è ricordato come il periodo buio per la cultura e l'istruzione. Solo a partire dal 1977 si svolta in direzione di un sistema educativo moderno.

 

Scuola di oggi: il sistema scolastico della Cina moderna

Asilio in cina
Asilio in cina

L'istruzione della Cina ha vissuto migliaia di anni di cambiamenti e di sviluppo dalla preistoria a oggi. Sono stati fatti passi da gigante in direzione di un'educazione accessibile a tutta la popolazione e che possa formare talenti anche a livello internazionale. Lo Stato ha investito molto nell'istruzione a partire dagli anni Ottanta (in particolare, con la riforma della scuola del 1986). Oggi in Cina esistono 9 anni di scuola dell'obbligo, a partire dai 6 anni di età. Secondo le recenti statistiche, il tasso di scolarizzazione in Cina ha oggi raggiunto il 95%...un risultato sbalorditivo se si pensa che nel 1911 era appena del 30% (di cui tutti uomini)!

Ecco com'è suddiviso il sistema scolastico cinese:

• Asilo: dai 2 ai 5 anni, in Cina sono molto frequentati e a volte compresi tra i benefit aziendali visto che entrambi i genitori lavorano e non sempre i nonni vivono vicini.

• Scuola elementare: dai 6 agli 11 anni, con materie di insegnamento come cinese, matematica, musica, arte, scienze naturali, edicazione civica. Alcune scuole prevedono anche l'insegnamento dell'inglese gli ultimi anni di scuola elementare.

Studenti che preparano per il Gaokao
Studenti che preparano per il Gaokao

• Scuola secondaria inferiore (scuola media): dai 12 ai 14 anni, con materie come lingua e cultura cinese, matematica, chimica, fisica, storia, geografia, educazione fisica e belle arti. Al termine è previsto un esame per l'accesso alla scuola superiore.

• Scuola secondaria superiore: dai 15 ai 19 anni, le materie sono simili a quelle della scuola media, ma a livello più avanzato. In questi anni ci si prepara sostanzialmente per il temutissimo Gaokao, l'esame di maturità a livello statale che permette l'accesso all'univeristà in base al punteggio. L'esame, che dura 9 ore, è molto difficile e solo il 40% degli studenti lo supera al primo tentativo.

• Università: dopo aver superato l'esame Gaokao, il punteggio determina la possibilità di vincere borse di studio o iscriversi a istituti universitari più o meno prestigiosi. Le università in Cina sono dei campus che comprendono diverse facoltà, gli studenti hanno a disposizione dormitori e tutta una serie di strutture come mense, campi sportivi, supermercati, copisterie, caffetterie, parchi, biblioteche e aule studio.

 

Punti di forza e debolezze del sistema educativo cinese

Manuali usati dagli studenti cinesi
Manuali usati dagli studenti cinesi

Abbiamo visto che il sistema scolastico cinese si è sviluppato nel senso moderno del termine solo a partire dal XX secolo, con l'abolizione degli esami imperiali e l'apertura di un'educazione per tutti. Ci sono molti punti di forza e debolezze nel sistema di oggi, così come ce ne sono anche in Italia e nel resto del mondo.

Vediamo prima di tutto i punti di forza:

 Base solida

Fin dall'educazione primaria, gli studenti imparano e memorizzano moltissime nozioni, che costituiscono la base per l'educazione secondaria e universitaria; si dice che siano i migliori nelle materie scientifiche. Con buone probabilità, un bambino cinese delle scuole medie sarpà risolvere quesiti di matematica più difficili rispetto a un bambino della stessa età italiano.
 

 Conoscenza a tutto tondo

Arrivati all'esame gaokao gli studenti hanno una preparazione a tutto tondo su diverse materie, che permette loro di proseguire gli studi verso diverse facoltà. Lo stesso vale per l'università che, salvo facoltà più specializzanti, permettono agli studenti di potersi candidare per un'ampia varietà di posizioni lavorative.
 

 Campus universitario come prima base di relazioni sociali

I grandissimi campus universitari cinesi permettono agli studenti di crearsi un'ampia rete di amicizie e contatti che in molti casi si mantengono anche dopo la laurea: sono il primo passo verso le relazioni sociali vere e proprie del mondo fuori dalla scuola. È in questi anni che, per esempio, nascono le prime storie d'amore. Molto spesso queste amicizie e contatti sono utili anche in ambito lavorativo: sono le cosiddette guanxi, parola cinese traducibile con “relazioni”, nel senso di “conoscenze utili”.

Università Qinghua
Università Qinghua

Oltre a questi, bisogna citare il fatto che alcune delle università cinesi sono nella Top 100 delle migliori università del mondo: Università Qinghua di Pechino e l'Università Jiaotong di Shanghai. Dopo aver guardato i vantaggi, occorre dare però uno sguardo all'altra faccia della medaglia. Uno degli svantaggi più evidenti del sistema educativo cinese è lo studio e la memorizzazione solo in funzione degli esami: gli studenti non imparano a sviluppare un pensiero critico, ma si basa tutto sul memorizzare e ripetere i modelli dei libri dati dagli insegnanti.

In secondo luogo, la scuola in Cina è un campo di battaglia e la competizione è altissima: gli studenti fin da bambini sono educati a mettere lo studio al primo posto, con corsi aggiuntivi di arte, musica, lingue straniere, danza; non hanno tempo libero, i genitori vogliono il meglio per loro e li spronano a essere i migliori a scuola e negli esami per avere una carriera brillante. Un altro svantaggio è la distribuzione impari delle risorse educative: le aree rurali e le provincie più povere sono penalizzate rispetto alle grandi città e alle regioni ricche della costa Est, anche a livello di infrastrutture scolastiche.

Resta quindi una grandissima fetta di popolazione che parte svantaggiata e difficilmente avrà accesso a un'istruzione universitaria in strutture prestigiose. Riconoscendo i suoi punti di debolezza, il governo cinese sta continuando a investire molto, anche invitando talenti internazionali (studenti e professori) per arrivare a un sistema scolastico che non abbia nulla da invidiare al resto del mondo.

 

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